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il mio primo incontro con Valerio Floriani:

(26 Agosto 2005)

 

Che emozione, gente!

Non riesco a credere a quello ke sto per raccontarvi: sembra una favola e, come tale, inizia così..

C’era una volta, nei mitici anni 80, una fiction che parlava della storia d’amore tra Mirko & Licia!

In Questa serie (trasposizione italiana del noto cartone animato giapponese “Kiss Me Licia”) c’erano tanti personaggi ma, tra tutti (forse perché era il personaggio più coccolato da Cristina D’Avena – e quindi un esempio per tutti noi ke, a quell’epoca eravamo ancora piccoli bambini), ricordo con affetto il "piccolo Andrea" (quello ke, dopo la prima serie, prese il posto di Luca Lecchi che, per motivi che non conosco e non mi interessano nemmeno – e per fortuna; eheeh – dovette abbandonare il ruolo del fratellino di Mirko…, lasciando, così, quella parte a Valerio Floriani che, talmente era bello, buono ma, soprattutto bravo a recitare che, al termine delle serie di Licia, i produttori dell’allora Fininvest, decisero di farlo recitare anche nelle serie di Cristina dove, una volta tolta la parrucca ed abbandonati i panni del "piccolo Andrea," il piccolo Valerio – che, ormai non era più tanto piccolo – vestì i panni di Luca: il fratello di Cristina che ora, in quel telefilm, interpretava il ruolo di se stessa! )!

Dopo questa doverosa parentesi di spiegazioni, torniamo al racconto…

Valerio irrompeva, dall’altra parte dei teleschermi, nelle nostre vite e, nel bene o nel male, sia per invidia, sia per affetto, sia per stima, sia per odio/intolleranza (ma nel mio caso era un sentimento positivo), ha lasciato in tutti noi qualcosa che, a distanza di quasi 20 anni, fa venire un brivido lungo la schiena ogni volta che si torna indietro con la mente!

Indubbiamente, è sempre stato il sogno di tutti noi poterlo incontrare almeno per un istante e stringergli la mano ma, appunto, era solo un sogno e, col passare del tempo, si cresce, si cambia vita e, purtroppo, non si ha più tempo di sognare; questo vale per tutti ma non per me!

Difatti, da un discorso uscito per caso, la sera del 5 marzo 2005 durante una cena coi miei coscritti alla leva 1982, incantato dalle mie coetanee che cantavano la canzone “Andrea” (tratta dal telefilm “Licia dolce Licia” e dedicata proprio al piccolo Andrea) e stupito accorgendomi che c’era ancora qualcuno che, come me, si ricordava di quei magnifici anni (nei quali, per motivi che ho già reso noti in precedenza, le serie di “Licia” erano una delle poche cose che avevo in comune con i ragazzi coi quali stavo cenando quella sera), presi coraggio e, l’indomani, iniziai a cercare su internet qualcosa che riguardasse quella serie!

Con mio grande stupore, trovai il sito dei “Bee Hive e cominciai a prendere contatti col webmaster del sito, poi con Manuel De Peppe e con gli altri “fans” della serie!

Proprio in quel periodo, sempre frugando in rete, trovai la canzone (sopraccitata) e dedicata al piccolo fratello di Mirko cantata da Cristina D’Avena; quella canzone la cercavo da anni ma mai prima di quel momento ero riuscito ad averla rutta per me da ascoltare perché a me piace sognare e, quella canzone mi da sempre aiutato a viaggiare nel tempo, facendomi ricordare i tempi nei quali ero un piccolo ed ingenuo bambino che si divertiva “a giocare col vento” e che sognava di poter incontrare quel “tenero frugoletto” per “sperare” in un futuro migliore e, magari, trascorrere dei momenti felici con un amico sincero che, da come lo vedevo in tv, sentivo che sarebbe stata la persona più giusta per dimenticare un passato “strano” perché, in cuor mio, non so spiegare cos’era ma qualcosa dentro di me mi spingeva a pensare che, quel bambino dagli occhi sinceri e così “pulito dentro”, mi capiva e, ascoltando la canzone “Andrea”, quella strana sensazione si concretizzava attimo dopo attimo trasformandosi in grinta positiva che non mi ha mai fatto smettere di sognare!

Fu così che, un giorno, dopo il “Bee Hive Reunion Party”, svoltosi in una discoteca di Monza (Mi) il 15 Gennaio 2005 (ed io, purtroppo, non c’ero perché, non sapendo ancora dell’esistenza del sito dei “Bee Hive", non ero al corrente della notizia e, in ogni caso, non potendo guidare ed usufruire di un mio mezzo di trasporto, non ci sarei potuto andare lo stesso), dopo che Michelangelo (Pinolo: il webmaster di http://www.beehive.it) intervistò i ragazzi della band in discussione e altri interpreti del cast di quella fortunata serie, era il turno del “Mitico Valerio Floriani” che rilasciò un’intervista che mi lasciò senza fiato (e in lacrime) dalla tanta semplicità che trasmetteva rilasciandola!

Lessi che, dopo aver abbandonato le serie di quei telefilm ed abbandonato il ruolo di “attore”, si dedico alla sua vita personale e che, ora, si è laureato alla “Bocconi” di Milano ed è diventato Dottore in economia aziendale!

Tra le altre dichiarazioni, disse poi che gli sarebbe tanto piaciuto poter avere un “contatto diretto” con le persone che tanto lo avevano “adorato” quando recitava la parte di quel bambino che, pur essendo uguale a tutti noi, era speciale perché, oltre ad essere il primo bambino che interpretava (lodevolmente) una parte nelle prime serie in assoluto di telefilm italiani trasmessi sulle reti oggi Mediaset, era anche un idolo per tutti noi perché era stracoccolato dalla mitica Cristina D’avena: l’idolo di tutti noi bambini.

Disse anche di non avere ancora un sito web ma che, altrettanto gli sarebbe piaciuto avere ai fini di concretizzare l’obiettivo sopraccitato!

Apriti cielo...: quando lessi quelle parole risuonava nella mi testa solo e soltanto la voglia di realizzare questo suo “desiderio”!

Anche se mi davo dell’idiota da solo per quello che stavo facendo perché mi sembrava assurdo che, un “mito” del genere (scusatemi l’aggettivo che uso per definire Valerio ma è quello che sento più azzeccato alla sua persona), tra i tanti “competenti” nel settore informatico, ascoltasse le “bizze” di un ragazzo sognatore!

Bhe: io, in quel momento, come ripeto, me ne fregavo altamente di chi ero perché quel simpatico ragazzo (e mica da sbatter via sul piano fisico – lo dico soprattutto per le ragazze… anche se devo deluderle perché ormai ha il cuore impegnato: eheeh) era riuscito a trasmettermi una piacevole sensazione che non riesco a descrivere che mi diede la forza di mettermi al lavoro nella speranza che il mio operato potesse essere di suo gradimento!

A missione compiuta, inviai immediatamente una mail a Michelangelo per avvertirlo di ciò che, umilmente, avevo realizzato ma non mi sarei mai aspettato niente di più di un “Bravo, complimenti ma non me ne frega niente; lascia perdere che è meglio!”

Incredibile, incredibile:il 19 giugno 2005, cosa vedono i miei occhi quando apro la posta???

Oh, mamma santissima, sto per morire!”, esclamai urlando quando trovai una email tutta per me da… VALERIO FLORIANI; una mail nella quale mi ringrazia per il “piccolo omaggio” che gli avevo fatto creando un minisito per lui!

Inizialmente pensai che fosse tutto uno scherzo perché non riuscivo a crederci e non mi sembrava nemmeno possibile che, l’”IDOLO” della mia infanzia avesse scritto a me ma,  col passare dei giorni, delle settimane e, ormai a 2 mesi da quella “indimenticabile” data, ho avuto modo di accorgermi che è tutto vero… anche grazie alla stupenda cartolina che, scritta da Budapest l’11 Luglio 2005 durante uno dei suoi viaggi, mi venne spedita dall’Italia al suo ritorno!

Bhe: a questo punto mancava solo di incontrarci personalmente e questo è successo proprio ieri sera!

Ehsi: ieri, 26 Agosto 2005, manco a farlo apposta (in memoria della sigla di “Kiss Me Licia” che inizia proprio con la frase “Un giorno di pioggia, Andrea…”) pioveva a dirotto (eheeh: che coincidenza, vero?), erano le 20.30 e, anche se avevo appuntamento con Valerio alle ore 22.30 circa, mi trovavo già ad aspettarlo fuori dal “Re Verde Pub” di Molteno (Lecco) ovvero, il luogo concordato per il fatidico incontro!

Giunta “l’ora x”, l’agitazione era ormai incontenibile quando, ad un certo punto (mentre ero soprappensiero: che figuraccia, mamma mia … ma, d’altronde stavo pensando a come farmi trovare al meglio di me da lui per cercare di lasciarlo deluso da me il meno possibile), ecco che mi si para davanti un “fustacchione” (scusate il termine: non è per essere “di parte” ma solo per obiettiva coerenza ) che, in quel momento mi sembrava altissimo (o forse ero io che, a suo confronto, ero solo un nanerottolo) che, fissandomi con un sorriso dolcissimo stampato in faccia, mi dice: “Allora, Alessandro: come va; tutto bene??

In quel momento, dopo 1 paio di secondi di assenza mentale, dopo essermi ripreso, comprendo che ho davanti ai miei occhi  VALERIO FLORIANI!

In quel momento ero davvero emozionato che avrei voluto davvero “tuffarmi” a capofitto su di lui per piangere di gioia!

Weh, mi raccomando: cercate di non fraintendere le mie parole perché questa non è una storia d’amore (non sono omosessuale: eheheheh) ma quel momento è stato davvero unico perché ci saranno state fuori dal locale (sotto la pioggia),con me ad aspettarlo, una ventina di persone (senza contare quelle ke lo aspettavano dentro)!

Poi ho visto Lidia (un'amica e fan - anke lei - dei "Bee Hive" ) e, dopo avermi presentato la sua ragazza ed i suoi amici, Valerio, è entrato con me nel locale e ci siamo seduti ad un tavolo dove, finalmente, dopo un lungo viaggio d’auto (perché era appena tornato da una giornata in montagna), ha potuto rilassarsi e mangiare (mamma mia: è proprio di bocca buona; a momenti mangiava pure le gambe del tavolo, eheeh…: ovviamente sto scherzando) in santa pace!

Non potevo ancora credere a ciò che stavo vivendo; era troppo bello stare al tavolo con Valerio a parlare che, grazie alla sua positiva semplicità, mi ha messo subito a mio agio come se fossi amici da una vita (il che, effettivamente, è, paradossalmente, quasi vero perché mi faceva tanta compagnia quando, a separarci, prima del monitor del pc, era lo schermo televisivo: uno schermo che, ieri sera, sembrava proprio non essere, come ripeto, mai esistito)!

Tra chiacchiere, battute, una partitella a calcetto, le strette di mano e gli autografi che ha firmato (anche sul muro del locale stesso) è passata velocissima una serata stupenda che si è conclusa alle 00.40 circa quando, accompagnandolo verso la sua auto, stavo per piangere perché era giunto il momento dei saluti ma, il "mitico" Valerio (che, durante il corso della serata mi ha scritto una bella frase sul mio diario dei ricordi) , mi ha rassicurato che, sicuramente, ci sarebbe stata un’altra occasione per incontrarci ed io ci spero tanto perché Valerio è una persona eccezionale e non si può resistere più di tanto senza sentirlo!

Ecco: quello ke avete letto potrà sembrare una fiaba magica ma non è altro che il racconto di un magnifico sogno diventato realtà!

 

"GRAZIE VALERIO: TI VOGLIO BENE E SONO SICURO CHE NON POTRO’ MAI SCORDARMI DI TE!”

 

Un abbraccio con affetto dal tuo amico Alessandro a te, Valolino caro, ed un saluto a tutti quelli che hanno letto questo mio racconto e, sperando di non avervi troppo annoiato, vi invito a “continuare a sperare” perché i sogni si possono realizzare… basta solo crederci veramente e…, quando meno te lo aspetti,… succede!

 

Alla prossima!

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